Tutti lo sanno, i gatti odiano l’acqua. Ma come mai? Ci sono molte teorie che sono state formulate nel corso del tempo, pochi sono i casi di gatti che non disdegnano il contatto con l’acqua, la maggior parte di loro invece proprio non ne vuol sapere. Diversi esperti hanno elaborato delle teorie per capire la provenienza di questa riluttanza all’acqua.
Alla base sembra ci sia una ragione evolutiva: i gatti domestici derivano dai gatti selvatici arabi. I loro antenati vivevano in aree con davvero pochi specchi acqua, quindi non hanno mai imparato a nuotare, perché non ve n’era alcuna necessità. Si parla quindi di un’eredità genetica, un istinto rimasto tale fin dal principio.
La seconda ragione potrebbe invece derivare da esperienze negative che i felini hanno con l’acqua fin da giovani: i cuccioli, curiosi e intenti a giocare, spesso possono cadere in ciotole o in piccole pozze di acqua, spaventandosi.
L’ultima ragione, invece, deriva da esperienze quotidiane: Il pelo del gatto a contatto con l’acqua perde gli odori specifici che rilasciano le ghiandole quando i felini si lisciano il pelo con la lingua. Questi odori hanno lo scopo di difendere il territorio e di far comunicare i felini tra loro quindi sono importantissimi. Inoltre il loro pelo ci mette molto ad asciugarsi e rimanere bagnati, si sa, è poco piacevole.
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