Perché il cane ci segue sempre?

I cani amano stare in compagnia del proprio umano e lo dimostrano con diversi comportamenti. Uno dei più simpatici, ma che alcune volte crea qualche difficoltà, è l’abitudine di Fido di seguire ovunque il proprio padrone come un’ombra. Perché il cane ci segue sempre? Vediamolo insieme.

Dimostrazione di affetto

Il cane è un animale sociale che per sua natura ricerca il branco. La ragione principale che spinge il cane a seguirci ovunque è che questo comportamento è una grande dimostrazione di affetto: uno dei modi più semplici e immediati che il cane ha per dimostrare amore è stare sempre vicino al proprio padrone, garantendogli assistenza e protezione.

Scaccia la solitudine

Il cane ricerca sempre la compagnia del branco, perché solo restando all’interno del gruppo si sentirà più appagato e al sicuro. Istintivamente il cane riconosce il nucleo familiare come un branco ed è portato a seguire chi, tra i membri della famiglia, gli garantisce con più sicurezza il cibo e le comodità di cui ha bisogno.

Rinforzo positivo

È possibile che il cane ci segua sempre perché nel corso del tempo sia stato “premiato” per questo comportamento. Coccole, parole dolci, momenti di gioco e qualche gustoso bocconcino sono tutto ciò che serve per farci seguire come un’ombra!

Ecco perché il cane ci segue sempre! Anche il vostro cane si comporta così? Raccontacelo nei commenti.


Come vivere felici con il nostro gatto?

Quali sono i comportamenti più frequenti da evitare se vogliamo che il nostro micio stia bene e sia felice? Vediamo insieme quali sono quei comportamenti scorretti che compiamo nei confronti del nostro gatto e che, correggendoli, ci garantiscono una convivenza migliore!

Ecco i nostri consigli

  1. Non gridiamo! Urlare può essere dannoso per l’udito del gatto. Il nostro gatto, poi, è in grado di apprendere un certo numero di parole: alzare la voce non aiuta, ma anzi contribuisce a frustrarlo ulteriormente facendogli ripetere il comportamento errato.
  2. Non forziamo i suoi comportamenti. Cane e gatto sono due animali diversi, con abitudini, comportamenti e necessità distinte. Non trattiamoli come fossero uguali, ma rispettiamo le loro peculiarità, imparando a riconoscere il loro modo di esprimere affetto e di esserci amici.
  3. Prestiamo attenzione all’alimentazione. Il gatto, in origine, era un animale predisposto alla vita nel deserto, quindi il suo organismo è strutturato in maniera tale da ottenere i liquidi dalle prede. Non possono mancare quindi, nella sua dieta, dei cibi umidi, che lo aiuteranno anche a prevenire disturbi urinari.
  4. Non lasciamo ciotole con acqua ferma. Ai gatti piace l’acqua fresca e pulita e sono naturalmente infastiditi da quella stagnante. Se non possiamo permetterci una fontanella, ricordiamoci di cambiare molto spesso l’acqua e chiudiamo un occhio se il gatto si avvicina ai rubinetti!
  5. Non spazzoliamo troppo il gatto: ci pensa da solo alla sua pulizia ed è molto scrupoloso e attento!
  6. Puliamo spesso la lettiera: il gatto è molto più sensibile di noi agli odori e ne è facilmente infastidito!

Questi i nostri consigli per vivere felici con il nostro gatto. Cos’altro consigli?

 


Come abbaiano i cani in giro per il mondo?

“Che verso fa il cane?” È una domanda che poniamo spesso ai bambini e che ci diverte sempre molto. Non tutti sanno, però, che il verso cambia da paese a paese e che gli stessi cani non abbaiano allo stesso modo. Ma allora, come abbaiano i cani in giro per il mondo?

La parola che scegliamo è onomatopeica

La parola con cui si indica il verso del cane cambia nelle diverse lingue. In italiano diciamo “bau bau”, in tedesco si dice “wuff!”, in spagnolo “guau guau!”, in giapponese “wan wan!”, in coreano “meong meong!” e in russo: “gav gav!”

Queste parole non sono altro che delle onomatopee, cioè delle parole che imitano i suoni, che sono state soggette a influenze culturali diverse a seconda del Paese. L’evoluzione delle lingue ha portato perciò ad esprimere diversamente lo stesso suono.

Gli stessi cani usano suoni diversi

Anche i cani non abbaiano tutti nello stesso modo, ma hanno dialetti diversi. I cani orientali, per esempio, non abbaiano molto, ma emettono vocalizzi, mentre i cani nordici – come gli husky -preferiscono ululare.

Ecco come abbaiano i cani in giro per il mondo! Conosci altri versi di altri paesi? Scriviceli nei commenti!


Perché i cani scavano prima di dormire?

Una domanda che ciascun padrone si è fatto almeno una volta è perché i cani scavano prima di dormire. Guardando il nostro amico a quattro zampe prepararsi per la notte, lo avremo sicuramente visto grattare sulla cuccia, per poi posizionarvisi dopo aver fatto un paio di giri su se stesso. Le ragioni di questo comportamento sono molteplici. Vediamole insieme!

Sta marcando il territorio

Questo è il motivo principale, trasmessogli dai suoi antenati lupi: i cani grattano la cuccia per marcare il territorio. Sotto ai cuscinetti delle zampe il cane possiede delle ghiandole capaci di secernere fluidi ormonali dall’odore caratteristico unico per ciascun cane.

Regola la temperatura della cuccia

Che sia per sdraiarsi per terra o sulla cuccia, Fido scava sempre un po’ prima di accomodarsi: questo per regolare la temperatura del suo giaciglio, sia quando fa caldo che quando fa freddo.

Scarica energie in eccesso

Se il cane non ha avuto modo durante la giornata di scaricare l’enorme quantità di energia di cui è dotato, può accadere che si sfoghi scavando la cuccia prima di dormire. Prestiamo attenzione a questo comportamento: può essere il segnale che il nostro cane ha bisogno di maggiore attività fisica.

Rende più comoda la cuccia

Proprio come noi, anche Fido si sprimaccia il cuscino per renderlo più comodo e avere la migliore esperienza di sonno, prima di andare a dormire. Che sia un cuscino, un divano, o una coperta ripiegata, il cane cercherà di sistemarla per il massimo del comfort!

Ecco perché i cani scavano prima di dormire. Conoscevate già le ragioni di questo comportamento?


Cosa sapere prima di adottare un gatto

Adottare un animale deve essere una scelta consapevole e ben ponderata. Le responsabilità saranno tante e – nel caso di un gatto – dureranno per tantissimi anni! L’amore che i nostri amici animali sanno donarci ripaga di tutte le fatiche, ma è meglio tenere a mente delle regole per una convivenza felice. Vediamo insieme cosa sapere prima di adottare un gatto!

Una responsabilità lunga molti anni

Vivere con un gatto significa essere consapevoli di dover adattare le proprie abitudini a quelle del nostro amico felino. Cambierà, infatti, il nostro modo di gestire il tempo, lo spazio della nostra casa, l’organizzazione delle vacanze…

Nuovi costi

Prima di adottare un micio è importante rivolgersi a gattili e organizzazioni serie, che mettono al primo posto il benessere dell’animale. Si deve essere poi consapevoli delle nuove spese che si affronteranno: cuccia, ciotole, giochi. Poi spazzole, tiragraffi e lettiera. Fondamentali i vaccini e i controlli periodici dal veterinario e alimenti di alta qualità per garantire la saluta del felino. Scopri i nostri alimenti pensati per le diverse esigenze del gatto: http://www.giuntinipet.com/cibo-gatto/

Come fare con il padrone di casa e i vicini?

Se si vive in affitto, è importante comunicare la scelta di adottare un animale al proprio padrone di casa, per evitare che questo possa causarci danni futuri rispetto al contratto d’affitto. Se decidiamo, poi, che il nostro gatto possa vagare libero oltre le mura domestiche, non dimentichiamoci di parlarne con i nostri vicini e di stabilire alcune regole per una convivenza pacifica e sicura!

I gatti sono tipi particolari

I gatti sono spiriti liberi! Certo, possiamo educarli, impartire alcune regole, ma i gatti troveranno comunque il modo di fare ciò che amano. Prepariamoci a vederli saltare sui mobili, sul letto, strappare le tende, mordicchiare le piante… Sarà indispensabile essere coerenti: nessuno sgarro alle regole!

I gatti non sono animali solitari

Nonostante il gatto sia un animale molto indipendente, non è un animale solitario. Specialmente se sarà un gatto d’appartamento, prepariamoci a trascorrere molto tempo insieme, a giocare con lui e a riservargli un sacco di coccole.

Il gatto è un cacciatore

Il gatto è un cacciatore magnifico! Non stupiamoci se nel corso del tempo ci porterà piccole prede, come topolini e uccellini, o se avrà dei momenti di grande iperattività, durante i quali giocherà tantissimo. Ne abbiamo parlato in questo nostro articolo: http://www.giuntinipet.com/blog/roba-da-gatti/perche-gatti-corrono-tutta-casa/

Ecco cosa sapere prima di adottare un gatto. Tu, prima di accogliere il tuo micio, come ti sei preparato? Raccontacelo in un commento!


Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi?

Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi? Quando vediamo un gatto cadere e poi atterrare con grazia sulle zampe ci chiediamo sempre come faccia a minimizzare quasi alla perfezione i danni di una caduta. Questa dote, che pare quasi un super potere, dipende dalla loro agilità e dalla loro anatomia.

L’importanza dell’apparato vestibolare

Uno dei fattori che spiega questa straordinaria capacità va ricondotto all’apparato vestibolare del gatto, ovvero alle sue orecchie: quando nella posizione della testa del gatto c’è qualche anomalia, cosa che accade appunto nel caso di una caduta, il fluido all’interno dell’orecchio interno viene scosso. Questo porta l’apparato vestibolare a inviare la comunicazione al sistema nervoso centrale, e al cervello: così il gatto registra immediatamente in che posizione si trova e, con prontezza, modifica conseguentemente le altre parti del suo corpo.

Un’anatomia unica

Il gatto inizia a sviluppare il “riflesso di raddrizzamento” a sole 4 settimana di vita.

Grazie ai dischi intervertebrali, che si contraggono e allungano con facilità, alla coda, fonte di equilibrio e all’assenza della clavicola, che rende le zampe anteriori molto più snodate, i gatti possiedono un’agilità unica.

Come avviene il raddrizzamento?

Durante la caduta, per prima cosa il gatto allungherà le zampe, in modo da diminuire la resistenza all’aria e rallentare la caduta.

A questo punto girerà la testa, mentre la schiena è sottoposta a una torsione. Quando la rotazione raggiunge i 180°, il gatto si trova posizionato in modo da toccare il terreno con le zampe, rilassando i muscoli. Infine, i suoi cuscinetti plantari attutiranno l’impatto, riducendo il rischio di infortuni.

Ecco come fanno i gatti a cadere sempre in piedi! Avete mai assistito a una di queste prodezze? Raccontatecelo in un commento.