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Quando un gatto cerca il contatto

Forse hai sempre pensato al gatto come un animale indipendente e solitario. Ma quando ne hai uno, ti accorgi che questi esemplari cercano spesso il contatto fisico con chi gli sta attorno. Ti sei mai chiesto perché lo fanno?

 

Strusciarsi contro gambe e mani è sicuramente una dimostrazione di interesse da parte del gatto nei confronti di estranei e padroni. Ma come accade in maniera più palese per i cani, il gatto assume tali comportamenti per comunicare qualcosa. Un bisogno o semplicemente il loro stato d’animo in quel momento.

 

Come ci cerca

Cosa fa nello specifico un gatto che cerca il contatto con l’essere umano?

Se parliamo di un esemplare particolarmente affettuoso e socievole, non si tratterrà dal leccarci la mano o altre parti del corpo a portata di (sua) zampa!

Quando un micio ha voglia di giocare, la leccata può trasformarsi in un morsetto, dato apposta per attirare l’attenzione di chi gli sta vicino e coinvolgerlo.

Un gatto domestico potrebbe spesso e volentieri addormentarsi accanto o sopra il proprio padrone in segno di fiducia, mostrandosi così completamente indifeso ai suoi occhi.  con un gatto, ti sarà capitato di ricevere delle “attenzioni” particolari da lui. Eccone qualche esempio.

Infine il gesto più comune: strusciarsi. Un gatto che si struscia ha con molta probabilità un’indole dominante, e cerca di marcare come “proprio” tutto ciò con cui entra a contatto. Strusciandosi, infatti, il gatto rilascia feromoni sui tessuti come sulla pelle, avvertendo i presenti (animali e non) che “quello (il proprio padrone e persino un oggetto) è roba sua”.


Il micio di casa è diventato improvvisamente aggressivo?

I gatti sono per natura docili e di indole pacifica, tuttavia può capitare che il nostro amico a quattro zampe cambi il suo atteggiamento all’improvviso.

Quando questo accade, generalmente, c’è sempre un motivo preciso dietro il suo comportamento.

Come riconoscere l’atteggiamento aggressivo del gatto

Quando un gatto diventa aggressivo, compie una serie di comportamenti riconoscibili.

Oltre a soffi seguiti da graffi e morsi, si possono notare:

-coda alzata

-orecchie dritte

-pupille strette

-versi tipo ululato

Questi atteggiamenti non sono da confondere da quelli difensivi che, invece, sono:

-coda attorcigliata

-orecchie basse

-sguardo fisso

-pupille dilatate

-pelo dritto

-brontolii

Le possibili cause dell’atteggiamento aggressivo

Riconoscere i segnali di aggressività sono importanti per intervenire in maniera tempestiva sul comportamento del gatto e correggerlo, prima che diventi troppo tardi.

Uno dei casi in cui il gatto può dimostrare aggressività può essere durante il momento del gioco.

Questo accade perché il gatto può sfogare il suo istinto da predatore. Non essendo in grado di modulare il suo comportamento, i graffi e i morsi, il gatto può risultare aggressivo e quindi far del male accidentalmente al suo padrone. Per ovviare a questo problema si potrebbe offrire al micio dei giocattoli appositi sui quali affondare gli artigli.

Un altro motivo di aggressività del gatto, potrebbe essere la difesa del suo territorio. Soprattutto gli esemplari maschi potrebbero adottare una postura di difesa o attacco se si sentissero minacciati. Allo stesso modo, una mamma gatto potrebbe avere paura che qualcuno possa far male ai suoi cuccioli e, per questo, difendere la prole in maniera aggressiva.

Infine, un gatto potrebbe risultare aggressivo anche solo se si sentisse impaurito o spaventato in senso generale.

Altre volte, il gatto potrebbe essere aggressivo per motivi di salute.

Per questo, è sempre bene portare il proprio micio dal veterinario per accertarsi delle cause specifiche del suo malessere e su come aiutarlo.

Cosa fare se il gatto è aggressivo?

Se il proprio gatto presenta tutti gli atteggiamenti sopra citati, quello che si può fare nell’immediato è:

-evitare di toccarlo

-non sgridarlo

-fornire al gatto un tiragraffi o dei giochi appositi

-vaccinare il gatto contro la rabbia

Il tuo gatto ha avuto problemi simili? Raccontacelo nei commenti!

 


I posti più strani dove ai gatti piace dormire

Chi è padrone di un micio lo sa, a loro piace dormire e spesso lo fanno nei posti più strani!

A differenza dei cani, i gatti non sempre prediligono posti più canonici per riposare come la cuccia o il tappeto di casa. Può capitare, infatti, che scelgano di usare cassetti, ripostigli e altri pertugi di casa come luoghi per fare una pennichella indisturbati.

Il termosifone

Quando arriva l’inverno, anche i nostri amici pelosi possono avvertire il freddo. Non sarà quindi strano trovarli accoccolati sotto il termosifone o addirittura sopra, se è presente un punto d’appoggio al riparo dalla fonte di calore diretta.

Il tepore ricevuto dal termosifone, non è l’unico motivo per cui i gatti scelgono questo posto, un’altra spiegazione è da ricercare dalla loro innata natura di cacciatori. Dall’alto, infatti, possono ottenere una visuale nettamente migliore.

L’armadio

Un altro luogo deputato al pisolino è l’armadio. Un posto perfetto per essere al riparo dalla luce diretta, da eventuali correnti d’aria e da rumori che potrebbero disturbare il sonno del micio. L’armadio, quindi, diventa un po’ una cuccia e un rifugio nel quale il gatto si sente al sicuro.

Divano

Anche il divano è uno dei luoghi più ambiti dei nostri amici a quattro zampe. Non solo nella parte della seduta, ma anche sulla parte della testiera (se abbastanza ambia) o dei braccioli.

Anche in questo caso, la scelta non è dettata solo dalla comodità ma anche dall’esigenza di essere padroni della situazione e di poter osservare tutto lo spazio da un luogo privilegiato.

Bagno

Ogni tanto, anche il bidet o il lavandino del bagno riscontrano i favori dei nostri amici a quattro zampe. Soprattutto quando fa più caldo, il bagno può essere un luogo fresco (se si pensa che il gatto è a contatto con la ceramica dei sanitari) e sicuramente tranquillo.

Dove dovrebbe dormire il gatto?

I gatti, come i cani, dovrebbero dormire in una cuccia apposita. Per natura, però, è difficile riuscire a convincere un gatto a fare qualcosa che non gradisce o che non è abituato a fare sin da piccolo.

La scelta più giusta, quindi, è lasciare il gatto libero di esprimersi purchè sia sempre in un luogo sicuro.

Il tuo gatto dorme in posti strani? Raccontacelo nei commenti!

 


Come prendersi cura di un gatto anziano?

I gatti sono animali longevi, la loro aspettativa media di vita, infatti, è di circa 15-20 anni. Nonostante mantengano uno spirito giocherellone e avventuroso, non dimostrando mai l’età che hanno, più avanzano con gli anni più possono avere bisogno di cure particolari. Come prendersi cura di un gatto anziano? Ecco i nostri consigli.

Attenzione all’alimentazione

Per prendersi cura di un gatto anziano, è fondamentale prestare attenzione alla sua alimentazione e preoccuparsi della sua salute psico-fisica. I mici amano giocare, saltare e muoversi, ma sono tendenzialmente pigri e con l’età lo diventano ancora di più, il che comporta un aumento del peso. Per evitare malattie cardiache, artrite e altri disturbi dobbiamo controllare ciò che mangia e modificare la sua dieta in base alle sue esigenze.

Portare il gatto periodicamente dal veterinario

Il veterinario è un amico e alleato importantissimo: dei check-up completi e degli esami del sangue periodici sono strumenti importantissimi per garantire il benessere del nostro amico a quattro zampe.

Attenzione all’igiene

Il gatto è un animale pulito che tiene particolarmente alla propria igiene, ma con l’avanzare dell’età tende a impigrirsi e a trascurarsi. Aiutiamolo prendendoci cura del suo pelo, pulendo occhi e orecchie, tagliando le unghie e prestando attenzione alla sua igiene orale. Il tutto per evitare infezioni, malattie e disturbi vari.

L’importanza del riposo

Il gatto anziano può incorrere in problemi fisici, che lo rallentano e lo rendono meno agile. Non disturbiamo i suoi momenti di riposo e pensiamo per lui a delle soluzioni più comode, a cucce facilmente raggiungibili, lontane da correnti fredde e dotate di coperte calde. Dobbiamo quindi rendere casa confortevole e adatta alle sue esigenze.

Giochiamo!

Anche per un micio anziano è importante fare esercizio fisico: farlo giocare almeno 15 minuti al giorno permetterà ai muscoli di mantenersi elastici, di rinforzare le articolazioni e di mantenere la circolazione attiva.

Questi i nostri suggerimenti per prendersi cura di un gatto anziano. Il tuo micio quanti anni ha?


Come vivere felici con il nostro gatto?

Quali sono i comportamenti più frequenti da evitare se vogliamo che il nostro micio stia bene e sia felice? Vediamo insieme quali sono quei comportamenti scorretti che compiamo nei confronti del nostro gatto e che, correggendoli, ci garantiscono una convivenza migliore!

Ecco i nostri consigli

  1. Non gridiamo! Urlare può essere dannoso per l’udito del gatto. Il nostro gatto, poi, è in grado di apprendere un certo numero di parole: alzare la voce non aiuta, ma anzi contribuisce a frustrarlo ulteriormente facendogli ripetere il comportamento errato.
  2. Non forziamo i suoi comportamenti. Cane e gatto sono due animali diversi, con abitudini, comportamenti e necessità distinte. Non trattiamoli come fossero uguali, ma rispettiamo le loro peculiarità, imparando a riconoscere il loro modo di esprimere affetto e di esserci amici.
  3. Prestiamo attenzione all’alimentazione. Il gatto, in origine, era un animale predisposto alla vita nel deserto, quindi il suo organismo è strutturato in maniera tale da ottenere i liquidi dalle prede. Non possono mancare quindi, nella sua dieta, dei cibi umidi, che lo aiuteranno anche a prevenire disturbi urinari.
  4. Non lasciamo ciotole con acqua ferma. Ai gatti piace l’acqua fresca e pulita e sono naturalmente infastiditi da quella stagnante. Se non possiamo permetterci una fontanella, ricordiamoci di cambiare molto spesso l’acqua e chiudiamo un occhio se il gatto si avvicina ai rubinetti!
  5. Non spazzoliamo troppo il gatto: ci pensa da solo alla sua pulizia ed è molto scrupoloso e attento!
  6. Puliamo spesso la lettiera: il gatto è molto più sensibile di noi agli odori e ne è facilmente infastidito!

Questi i nostri consigli per vivere felici con il nostro gatto. Cos’altro consigli?

 


Cosa sapere prima di adottare un gatto

Adottare un animale deve essere una scelta consapevole e ben ponderata. Le responsabilità saranno tante e – nel caso di un gatto – dureranno per tantissimi anni! L’amore che i nostri amici animali sanno donarci ripaga di tutte le fatiche, ma è meglio tenere a mente delle regole per una convivenza felice. Vediamo insieme cosa sapere prima di adottare un gatto!

Una responsabilità lunga molti anni

Vivere con un gatto significa essere consapevoli di dover adattare le proprie abitudini a quelle del nostro amico felino. Cambierà, infatti, il nostro modo di gestire il tempo, lo spazio della nostra casa, l’organizzazione delle vacanze…

Nuovi costi

Prima di adottare un micio è importante rivolgersi a gattili e organizzazioni serie, che mettono al primo posto il benessere dell’animale. Si deve essere poi consapevoli delle nuove spese che si affronteranno: cuccia, ciotole, giochi. Poi spazzole, tiragraffi e lettiera. Fondamentali i vaccini e i controlli periodici dal veterinario e alimenti di alta qualità per garantire la saluta del felino. Scopri i nostri alimenti pensati per le diverse esigenze del gatto: http://www.giuntinipet.com/cibo-gatto/

Come fare con il padrone di casa e i vicini?

Se si vive in affitto, è importante comunicare la scelta di adottare un animale al proprio padrone di casa, per evitare che questo possa causarci danni futuri rispetto al contratto d’affitto. Se decidiamo, poi, che il nostro gatto possa vagare libero oltre le mura domestiche, non dimentichiamoci di parlarne con i nostri vicini e di stabilire alcune regole per una convivenza pacifica e sicura!

I gatti sono tipi particolari

I gatti sono spiriti liberi! Certo, possiamo educarli, impartire alcune regole, ma i gatti troveranno comunque il modo di fare ciò che amano. Prepariamoci a vederli saltare sui mobili, sul letto, strappare le tende, mordicchiare le piante… Sarà indispensabile essere coerenti: nessuno sgarro alle regole!

I gatti non sono animali solitari

Nonostante il gatto sia un animale molto indipendente, non è un animale solitario. Specialmente se sarà un gatto d’appartamento, prepariamoci a trascorrere molto tempo insieme, a giocare con lui e a riservargli un sacco di coccole.

Il gatto è un cacciatore

Il gatto è un cacciatore magnifico! Non stupiamoci se nel corso del tempo ci porterà piccole prede, come topolini e uccellini, o se avrà dei momenti di grande iperattività, durante i quali giocherà tantissimo. Ne abbiamo parlato in questo nostro articolo: http://www.giuntinipet.com/blog/roba-da-gatti/perche-gatti-corrono-tutta-casa/

Ecco cosa sapere prima di adottare un gatto. Tu, prima di accogliere il tuo micio, come ti sei preparato? Raccontacelo in un commento!


Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi?

Come fanno i gatti a cadere sempre in piedi? Quando vediamo un gatto cadere e poi atterrare con grazia sulle zampe ci chiediamo sempre come faccia a minimizzare quasi alla perfezione i danni di una caduta. Questa dote, che pare quasi un super potere, dipende dalla loro agilità e dalla loro anatomia.

L’importanza dell’apparato vestibolare

Uno dei fattori che spiega questa straordinaria capacità va ricondotto all’apparato vestibolare del gatto, ovvero alle sue orecchie: quando nella posizione della testa del gatto c’è qualche anomalia, cosa che accade appunto nel caso di una caduta, il fluido all’interno dell’orecchio interno viene scosso. Questo porta l’apparato vestibolare a inviare la comunicazione al sistema nervoso centrale, e al cervello: così il gatto registra immediatamente in che posizione si trova e, con prontezza, modifica conseguentemente le altre parti del suo corpo.

Un’anatomia unica

Il gatto inizia a sviluppare il “riflesso di raddrizzamento” a sole 4 settimana di vita.

Grazie ai dischi intervertebrali, che si contraggono e allungano con facilità, alla coda, fonte di equilibrio e all’assenza della clavicola, che rende le zampe anteriori molto più snodate, i gatti possiedono un’agilità unica.

Come avviene il raddrizzamento?

Durante la caduta, per prima cosa il gatto allungherà le zampe, in modo da diminuire la resistenza all’aria e rallentare la caduta.

A questo punto girerà la testa, mentre la schiena è sottoposta a una torsione. Quando la rotazione raggiunge i 180°, il gatto si trova posizionato in modo da toccare il terreno con le zampe, rilassando i muscoli. Infine, i suoi cuscinetti plantari attutiranno l’impatto, riducendo il rischio di infortuni.

Ecco come fanno i gatti a cadere sempre in piedi! Avete mai assistito a una di queste prodezze? Raccontatecelo in un commento.